5 COSE PER UN PICNIC ZERO WASTE

Se ti dicessi che bastano solo 5 cose per fare un picnic zero waste, ci crederesti?

Immagina: sole tiepido, cielo azzurro, leggera brezza.
La primavera c’è e si sente tutta.
È il momento perfetto per un picnic all’aria aperta.

Ed ecco che si apre lo zaino.

E come il mago cava un coniglio dal cilindro, fanno la loro comparsa i famigerati bicchieri usa&getta ( quelli che si rompono dopo due volte che li prendi in mano, o si rovesciano alla prima folata di vento, giusto? ).

Poi è il turno delle posate.
Quelle che si sbeccano, si piegano e non tagliano.
Per non parlare dei tovaglioli di carta, proprio loro, che per un solo pasto ne serve un numero indefinito a testa.

Insomma, mentre si prepara il picnic è tutto un:
“Fai attenzione che si rovescia il bicchiere”

“Riempi il piatto così non vola via e infilaci sotto anche il tovagliolo”.

Si parte con belle aspettative che sfumano in partenza, appena si apre la zip dello zaino.
Ci siamo passati tutti.
Ma esiste una soluzione.
Comoda, veloce e leggera.

Occorrente per un picnic zero waste di tutto rispetto:

  • borraccia: non vola via e se è termica ancora meglio.
  • tovagliolo di stoffa ( ci avvolgo le posate )
  • posate di metallo: indistruttibili
  • l’immancabile plaid da stendere nel prato

Che altro serve?

Il picnic zero waste è servito.

Con un picnic così, si fa veloce a sistemare e non si producono rifiuti a cui dover pensare.

Finito il picnic zero waste non serve altro che portare a casa quello che si è utilizzato e dargli una lavata.

Sarà pronto per il prossimo picnic all’aria aperta.